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Anker si unisce a quella lunga lista di aziende che adattano i propri prodotti alle nuove esigenze dettate dall’uso sempre più massiccio delle videochiamata fatte da casa. E’ indubbio, infatti, che nell’ultimo anno queste siano aumentate a causa della pandemia e, quindi, questa situazione ci ha trovati a fronteggiare nuove necessità. Tra questi prodotti, sicuramente, menzione speciale va alla webcam PowerConf C300 appena rilasciata, un modello Full HD a 60 fps. Disponibile su Amazon, il rapporto qualità/prezzo – 129,99 euro – è considerevole.

Particolarmente interessante è l’autofocus che, sulle webcam, diventa fondamentale quando si inquadrano oggi più o meno distanti ma anche se i soggetti sono più di una persona, e se questi sono in piedi o seduti. Ma andiamo con ordine.

 

Qualche dettaglio da non trascurare

Non solo la webcam C300 di Anker ha una messa a fuoco automatica relativamente veloce e precisa nella sua modalità di 115 gradi più ampia, ma ha anche opzioni di 90 gradi e 78 gradi ed offre anche le modalità Auto-Frame e Self-Frame. La prima modalità permette una visualizzazione più ampia, mentre la seconda più centrale; entrambe eseguendo le necessarie rotazioni interne e inclinazioni permettono una buona inquadratura dalla parte superiore del busto quando si è seduti o quando si è in piedi. Il Self-Frame ritarda di uno o due secondi per cercare di eliminare i movimenti superflui, come per esempio quando ci si sposta temporaneamente fuori dall’inquadratura della telecamera.

Sebbene la stabilità non sia perfetta e non è possibile impostare la webcam per inquadrare automaticamente con un campo visivo specificato, se è necessario muoversi mentre si è inquadrati il tutto risulta davvero comodo.

L’esposizione automatica è ottima nel gestire l’illuminazione del viso e funziona bene anche quando si mantiene la stessa esposizione attraverso le mutevoli condizioni di illuminazione. Idem per il bilanciamento del bianco: riesce persino a compensare l’effetto di un grande schermo “bianco” di fronte a te (che su molti monitor risulta sgradevolmente di color verdastro), purché non è l’unica fonte di luce nella stanza. Anche in questo frangente non è male. E in condizioni di scarsa illuminazione, la figura inquadrata risulta ancora correttamente esposta e con il bianco bilanciato.

Occorre tener presente, tuttavia, che tutto ciò potrebbe non essere trasferito nell’app utilizzata per le conferenze. E dopo aver modificato le impostazioni nell’applicazione AnkerWork, potrebbe essere necessario scollegare e ricollegare la fotocamera per consentire al sistema di rilasciarla su un’altra applicazione, almeno in Windows.Si collega tramite USB-C e c’è un’applicazione per MacOS, che la rende compatibile anche con il Mac.

Anche il suo supporto è ben progettato. Oltre alla rara ma indispensabile capacità di inclinarsi in avanti e ruotare di 360 gradi, c’è un piedino sul fondo che consente di fare in modo che la montatura con la fotocamera inclinata si disponga su altre superfici, se non si possiede un treppiede da tavolo. La webcam di Anker viene fornita con due otturatori per la privacy.

I microfoni sono discreti poichè fanno un buon lavoro nel restringere il campo per convogliare la voce di chi sta parlando, sebbene risuoni a volte un po’ troppo metallica. Quindi, se questo costituisce un problema, è preferibile usufruire comunque di un’auricolare o di un microfono autonomo.

Ad ogni modo, ho trovato molto interessante la fattura di questa webcam. Bella e solida come molti prodotti Anker, nell’ampio ventaglio di webcam dominato dai più svariati modelli, PowerConf C300 spicca su molte e mi è piaciuta un po’ più di quanto pensassi.