
Oggi siamo abituati ad essere circondati da schermi. Ma gli animali non lo sono, almeno non quelli domestici. Tuttavia, ai fini di un nuovo studio, questa situazione cambierà, poiché i ricercatori vogliono capire meglio come gli animali vedono il mondo. Un team dell’Università del Queensland ha sviluppato una sorta di schermo televisivo ultravioletto (composto da onde luminose inferiori a 400 nanometri) per aiutare in questo obiettivo.
Schermi UV per conoscere come gli animali vedono il mondo
I monitor standard su dispositivi come televisori o schermi di computer visualizzano le immagini in tre colori: rosso, verde e blu. Alcuni di essi sono stati utilizzati per mostrare stimoli visivi agli animali nel quadro di studi incentrati sulla comprensione della loro visione.
Finora, nessuno di essi aveva testato la visione ultravioletta. Ma questi nuovi schermi utilizzano cinque colori: quelli già citati, più il viola e l’ultravioletto. Questo sviluppo offre una grande opportunità per esplorare e scoprire i segreti della vista di tutti i tipi di animali, come pesci, uccelli e persino insetti.
I ricercatori li useranno per mostrare agli animali forme semplici e una varietà di colori per testare la loro capacità di differenziarli. Inoltre, metteranno alla prova la loro capacità di percepire il movimento presentando loro schemi di punti in movimento.
Progettato per gli animali, non per gli esseri umani
Il dottor Samuel Powell, del Marshall Laboratory presso il Queensland Brain Institute, spiega che questi display ultravioletti hanno una risoluzione piuttosto bassa, 8 x 12 pixel in un’area di 4 x 5 centimetri. E sebbene suonino come un’invenzione interessante anche per uso umano, la verità è che non sarebbero affatto utili. Per cominciare, una tale risoluzione non soddisferebbe le attuali esigenze di visione e, in tal caso, sarebbe necessario indossare occhiali da sole e crema solare quando li si guarda.
Invece, questi schermi saranno più utili per studiare la visione negli animali che percepiscono la luce ultravioletta. Come spiega lo stesso Powell in una recente dichiarazione: “Questa risoluzione molto bassa è sufficiente per mostrare schemi di punti per testare la percezione dei pesci, in quello che è noto come un test di Ishihara, che sarebbe familiare a chiunque sia stato testato per il daltonismo“.
Lo studio della visione negli animali che percepiscono modelli ultravioletti
E mentre gli esseri umani non possono percepire la luce ultravioletta, altri animali possono farlo. Ad esempio, le api usano modelli ultravioletti sui fiori per localizzare il nettare al loro interno; d’altra parte, i pesci possono riconoscere gli individui che li circondano usando questi modelli anche a livello facciale.
Con questa nuova tecnologia, i ricercatori possono probabilmente ampliare la loro comprensione di come gli animali vedono il mondo. E, naturalmente, questo potrebbe fornire nuove risposte a domande irrisolte sul loro comportamento.