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Foto di Free-Photos da Pixabay

Sembra che a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ci sia stato un improvviso crash dei computer degli astronauti e che questo sia stato causato dal passaggio in una zona conosciuta come il “triangolo delle Bermuda dello spazio”. Una situazione davvero strana e pericolosa dunque, quella in cui si sono trovati i membri dell’equipaggio della ISS.

 

IL Tirangolo delle Bermuda spaziale, ovvero l’Anomalia del Sud Atlantico

Ma il triangolo delle Bermuda spaziale non è una zona misteriosa ed enigmatica come quello terrestre. Si tratta infatti di un punto ben preciso, grande quanto gli Stati Uniti continentali, che trova tra il Sud America e l’Oceano Atlantico meridionale. Questa zona corrisponde ad un punto dove il campo magnetico terrestre è più debole.

Questo fa si che in questa zona, conosciuta come l’Anomalia del Sud Atlantico (SAA), o “il triangolo delle Bermuda dello spazio”, le particelle dei raggi cosmici solari non vengono trattenute nella stessa misura rispetto al resto. Di conseguenza, le radiazioni solari penetrano sino a 200 km dalla superficie terrestre, in orbita terrestre bassa (LEO).

John Tarduno, professore di geofisica presso l’Università di Rochester, ha spiegato che “in quella regione, la minore intensità del campo geomagnetico si traduce infine in una maggiore vulnerabilità dei satelliti alle particelle energetiche, al punto che Potrebbero verificarsi danni ai veicoli spaziali mentre attraversano l’area.”

 

La SAA è pericolosa persino per Hubble

In questa zona i satelliti vengono bombardati da protoni che superano energie di 10 milioni di elettronvolt. La stessa energia che ha investito la ISS. Nei primi giorni di attraversamento di questa zona, a bordo della stazione spaziale, l’anomalia avrebbe mandato in crash i computer degli astronauti, costringendo le agenzie spaziali a spegnere i loro sistemi di bordo.

Sembra che anche gli astronauti siano stati colpiti dalle radiazioni durante il passaggio nel triangolo delle Bermuda spaziale. Alcuni di loro hanno riferito di aver visto strane luci bianche lampeggiare davanti ai loro occhi. Per questo motivo si sta rafforzando tutto il sistema di protezione e schermatura delle zone più frequentate dagli astronauti a bordo della ISS.

Persino il telescopio Hubble soffre il passaggio in questa zona. Hubble passa attraverso la SAA circa 10 volte al giorno e vi trascorre circa il 15% del suo tempo. Quando si trova nel Triangolo delle Bermuda Spaziale, Hubble non è in grado di raccogliere dati astronomici durante questi momenti.

 

È necessario proteggersi dal Triangolo delle Bermuda dello spazio e studiarlo a fondo

I ricercatori, tra cui il dottor Tarduno, ritengono quindi che sia necessario “mettere l’attrezzatura in una ‘modalità sicura’, ovvero ridurre le operazioni che sono più vulnerabili alle radiazioni”. È necessario dunque proteggere le attrezzature dai danni causati dalla SAA, che possono anche rivelarsi molto costosi.

Una recente previsione dello scienziato della NASA, Dr Weijia Kuang, e del professor Andrew Tangborn dell’Università del Maryland, nella contea di Baltimora, mostra che oltre alla migrazione verso ovest, l’anomalia sta anche crescendo di dimensioni. Tra cinque anni, il Triangolo delle Bermuda Spaziale, potrebbe crescere del 10% rispetto ai valori del 2019.

Secondo Julien Aubert, ricercatore presso l’Istituto di Fisica della Terra di Parigi, sarebbero dunque necessarie ulteriori ricerche per cercare di comprendere come la SAA si stia evolvendo e quali potrebbero essere le conseguenze per il campo magnetico terrestre e per il Pianeta, oltre che per le nostre attrezzature nello spazio.

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