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Mentre conduceva un’indagine fotografica sulla popolazione di giraffe nel Parco nazionale delle cascate di Murchison in Uganda, un gruppo di ricercatori ha rilevato qualcosa di insolito. Una delle giraffe selvagge aveva un aspetto leggermente diverso dalle altre, con zampe notevolmente più corte, nonostante avesse quella che sembrava essere una corporatura da subadulto.

Mentre svolgevano un lavoro simile in Namibia, hanno individuato una seconda giraffa selvatica con anomalie morfologiche simili. Le giraffe cucciole maturano completamente tra i tre e i sei anni e si ritiene che questa seconda giraffa sia nata nel 2014, il che significa che questo esemplare dovrebbe avere la lunghezza delle gambe di un adulto.

Gli scienziati ritengono che entrambe le giraffe siano affette da una condizione simile alla displasia scheletrica, un termine generico per le malattie che influenzano la lunghezza degli arti, compreso l’arresto della crescita.

Misurare l’altezza di una giraffa non è facile per un essere umano. Inoltre, è importante che la raccolta dei dati non sia invasiva, poiché catturare questi animali può avere conseguenze negative sul loro comportamento o sulla loro sopravvivenza. Per ovviare a questo problema, è stato sviluppato un metodo per misurare gli elefanti chiamato fotogrammetria. La tecnica utilizza un telemetro laser per misurare la distanza tra le caratteristiche di interesse. Misurando la distanza tra i pixel digitali nella foto e confrontandoli con le dimensioni effettive della caratteristica focale, possono fornire misurazioni accurate di fotografie di animali di grandi dimensioni, comprese le giraffe.

Confrontando questi dati morfometrici, gli scienziati sono stati in grado di stabilire che le due giraffe che sembravano anormalmente piccole avevano in realtà altezze significativamente diverse dalla media di ciascuna popolazione di giraffe. La giraffa in Uganda aveva una falange – segmento inferiore della zampa – circa la stessa lunghezza delle altre giraffe, ma questa parte della zampa della giraffa namibiana era significativamente più corta, ciascuna misurava 21,2 centimetri e 15,8 centimetri, rispettivamente. Entrambi avevano misurazioni metacarpali e radiali inferiori alla media.

La giraffa ugandese compensava invece parte della sua bassa statura con un collo un po’ più lungo di quello di una giraffa subadulta, quasi 1,5 metri rispetto ai normali 1,4 metri. A questo proposito, la giraffa namibiana era ancora una volta al di sotto della media.

 

Delle giraffe nane, condizione insolita

Secondo i ricercatori, è la prima volta che questo tipo di displasia scheletrica viene segnalato nelle giraffe selvatiche e il fenomeno non sembra essere stato osservato in nessun animale in cattività.

È difficile dedurre quanto sia comune in natura dalla ricerca fotografica. Tuttavia, il fatto che gli scienziati non siano stati in grado di trovare membri della comunità scientifica e degli zoo che hanno già visto queste condizioni nelle giraffe indica che probabilmente è molto raro.

Ma perché questi due animali non hanno sviluppato le lunghe zampe caratteristiche delle giraffe? “È difficile dirlo con certezza, ma ipotizziamo che queste displasie scheletriche possano essere associate a qualche malattia genetica, poiché la comparsa di displasie scheletriche è solitamente radicata nelle eziologie molecolari“, ha affermato Michael B. Brown, biologo della conservazione presso la Giraffe Conservation Foundation.

Questo studio è stato pubblicato a dicembre sulla rivista scientifica BMC Research Notes.

Ph. credit: IFLScience