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Di fronte a uno scenario di guerra in cui morirono migliaia di persone, sembra che uno dei principali alleati dei tedeschi per combattere i falsi documenti si sia rivelato un semplice fungo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il confine tra la vita e la morte era molto sottile. Avere un documento o un passaporto che consentiva la libera circolazione nella Germania nazista era un lusso che non era disponibile per tutti perché impediva la deportazione nei campi di concentramento.

In questa situazione, iniziò a crescere il ruolo dei contraffattori di atti di matrimonio, certificati di nascita e passaporti. Uno dei falsari più famosi fu Adolfo Kaminsky, membro della resistenza francese che, con il suo lavoro di orafo, riuscì a salvare centinaia di vite umane.

Quello che il falsario di Parigi non sapeva è che lo spionaggio nazista aveva un alleato eccezionale, il Coprinus comatus. I servizi segreti hanno scoperto, per caso, che l’inchiostro di questo fungo poteva verificare l’autenticità dei documenti tedeschi.

 

Un fungo davvero speciale

Il Coprinus comatus si trova solitamente nei campi e lungo le strade. Il suo cappello è bianco e ha scaglie marroni sul piede lungo e sottile. Il suo nome significa letteralmente “vivere di letame” – dal greco kopo, letame appunto – perché il fungo vive di materia organica ricca di azoto.

Questo fungo non è tossico per l’uomo, a meno che non venga consumato con alcol perché, come altri funghi dello stesso genere, produce una sostanza nota come coprina – un derivato dell’aminoacido glutammina – che inibisce l’enzima epatico responsabile del metabolismo dell’alcol.

Questo effetto biochimico porta ad un aumento della concentrazione plasmatica di acetaldeidi, responsabili dell'”effetto sbornia”, oltre alla comparsa di palpitazioni, eruzioni cutanee, nausea e vomito.

Tuttavia, e sebbene non sia molto buono per l’organismo umano, è stato un vantaggio nel processo di rilevamento della falsa documentazione. Il procedimento che le autorità tedesche eseguivano era molto semplice: al solito inchiostro con cui valutavano i passaporti o altri documenti, aggiungevano la tintura ottenuta dal Coprinus comatus.

Per verificare l’autenticità è stato sufficiente analizzare i documenti con una lente da microscopio. Se trovavano tracce di spore, la legittimità era indiscutibile, altrimenti si trovavano di fronte a un falso. In questo modo, Coprinus comatus divenne un alleato involontario del Terzo Reich.

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