In molti ecosistemi, il pericolo di essere una specie comune o diffusa può essere a metà strada tra l’essere trascurata dagli sforzi di conservazione e la rarità. Spesso queste specie sono alla portata dei nostri occhi, ci circondano, e non ce ne accorgiamo. Nelle foreste, le specie più comuni possono essere essenziali per la struttura e la funzione dell’ecosistema e sono conosciute collettivamente come specie base.
Durante un’indagine per identificare le specie di base nelle foreste e per iniziare il loro processo di conservazione prima che scompaiano, un team di scienziati cinesi e americani ha sintetizzato i dati sulla biodiversità a lungo termine che coprono quasi 2415 chilometri di foresta, che si sviluppa tra la Cina settentrionale e tropici meridionali.
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Ecology ad ottobre, e sottolineano che gli aceri – apprezzati per i colori del loro fogliame in autunno – sono una specie molto presente in Cina. Lo studio ha anche concluso che questa è una delle specie di base nel Paese.
“Le specie base sono quelle su cui sono costruiti e sostenuti gli ecosistemi, nonché la struttura“, spiega Aaron Ellison, coautore dello studio. Per lo specialista, il problema è che “la specie è così comune che si nasconde in bella vista, finendo per essere dimenticata perché non ha il prestigio e il fascino delle rarità”.
La lista rossa
Lo studio arriva dopo che una “Lista rossa” è stata pubblicata dal Botanic Gardens Conservation International, che ha dimostrato come 36 delle 158 specie di acero in tutto il mondo siano ad alto rischio di estinzione nel prossimo futuro. Quattordici di queste specie ad alto rischio esistono solo in Cina.
L’indagine è stata condotta da Xiujuan Qiao, professore all’Accademia cinese delle scienze, che ha trascorso il 2019 vivendo nella foresta, per essere più vicino alla natura e facilitare lo studio. Lo studioso sottolinea che “occorre prestare maggiore attenzione alle specie di base, identificandole e proteggendole prima del loro inevitabile declino“.
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