isola del tesoro

Vicino alla Nuova Scozia, in Canada, c’è un’isola leggendaria con tunnel misteriosi e strani artefatti. C’è chi crede che nasconda il Santo Graal, i manoscritti di Shakespeare e il tesoro di un capitano. Tuttavia, la ricerca va avanti da 200 anni e non è stato trovato nulla.

Secondo la leggenda locale, oltre 200 anni fa, su un’isola relativamente isolata nell’Atlantico nord-orientale, un ragazzo di nome Daniel McGinnis individuò un blocco e una carrucola appesi a una quercia e, sotto di essa, una depressione nel terreno e, accompagnato da amici, hanno iniziato a scavare.

Ciò che sarebbe accaduto nei successivi due secoli sarebbe stata una delle più famigerate e costose cacce al tesoro nel mondo occidentale, grazie a leggende  secondo le quali il luogo sarebbe stato il luogo di riposo di tutto, dal Sacro Graal e dai manoscritti originali di Shakespeare ai gioielli di Maria.

Tuttavia, nessun grande tesoro è stato scoperto, poiché nessuno è riuscito a raggiungere il fondo delle numerose buche dell’isola senza crollare, annegare e andare incontro alla morte: diversi cacciatori di tesori sono morti nella loro inutile ricerca negli anni ’60.

 

La leggenda misteriosa di quest’isola dell’Atlantico

Oak Island è un’isola privata di 57 ettari situata al largo della costa meridionale della Nuova Scozia, a circa un’ora dalla capitale provinciale di Halifax e a 30 minuti di auto, una città storica e patrimonio mondiale dell’UNESCO con una popolazione di 2.000 abitanti.

L’isola, stranamente simile a un cucciolo di elefante, è uno dei tanti pezzi di terra coperti da alberi che si innalzano sul livello del mare e si trovano nelle baie e nei bacini vicini. Chris Webb, proprietario di una libreria locale ed ex ingegnere navale, crede che ci sia un tesoro sepolto sotto l’isola – in particolare quello di un capitano di una nave del New England – che deve ancora essere trovato.

Nell’agosto 1965, si verificò uno degli eventi più tragici dell’isola, noto localmente come la tragedia della famiglia Restall quando, dopo sei anni vissuti a Oak Island in cerca di tesori, Robert Restall stava perlustrando quella che pensava fosse una galleria pluviale sull’isola. Poco dopo la discesa, Restall fu sopraffatto dall’idrogeno solforato. Suo figlio cercò di salvarlo e altri due uomini fecero altrettanto. Tutti e quattro gli uomini morirono a causa dei gas velenosi all’interno del pozzo.

Kel Hancock, originario della Nuova Scozia e presunto quinto pronipote di Daniel McGinnis, il giovane che afferma di aver scoperto l’area del tesoro nel 1795, pensa che la caccia al tesoro non sia altro che il tentativo di coprire un sito di contrabbando durante la Rivoluzione Americana, principalmente la polvere da sparo. Nonostante gli innumerevoli indizi, trappole o tunnel trovati sull’isola negli ultimi 100 anni, Hancock nega fermamente qualsiasi significato legato alla leggenda.

Chi crede al mistero che ricopre l’intera isola racconta di scoperte intriganti che, si dice, siano state fatte sotto una quercia dell’isola, a circa 18 metri sotto terra. Artefatti come mastice, carbone di legna e fibre di cocco sono una scoperta particolarmente insolita, poiché gli alberi di cocco più vicini si trovano a circa 1.300 chilometri di distanza nelle Bermuda.

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