Ci lascia Gigi Proietti

Dopo Sean Connery, un altro duro colpo per lo spettacolo internazionale. Proprio oggi, nel giorno del suo 80° compleanno, è venuto a mancare l’inimitabile Gigi Proietti, protagonista di moltissimi spettacoli teatrali e serie tv che hanno divertito il pubblico di tutto il mondo. L’indimenticabile attore, nato a Roma nel 1940, era stato ricoverato d’urgenza nella notte per problemi cardiaci.

 

Ci lascia Gigi Proietti, protagonista indiscusso delle scene

Prima di intraprendere la sua lunga e fortunata carriera, Gigi Proietti aveva studiato legge senza però conseguire la laurea (che arriverà solo nel 2019). Già nel 1955, ad appena quindici anni, suscitò l’interesse di Vittorio Duse, che lo volle come comparsa nel film “Il nostro campione”.

Quella fu la scintilla che diede inizio a una brillante serie di successi. Per quanto riguarda la televisione, indimenticabile il ruolo del maresciallo Rocca, che interpretò con una maestria tale da convincere il pubblico che nessun altro avrebbe potuto sostituirlo. Una piccola curiosità: il ruolo del maresciallo dei carabinieri che lo portò ad aumentare esponenzialmente la sua notorietà lo aveva già visto protagonista trent’anni prima.

Celebre anche il ruolo di Mandrake, che Proietti interpretò magistralmente nel divertentissimo film “Febbre da cavallo” del 1976. Inoltre, i più giovani lo ricorderanno senz’altro per aver dato la sua inconfondibile voce al genio di Aladin nel celebre e apprezzatissimo cartone animato. Molti sei suoi sketch migliori erano diffusissimi anche sui social network.

Anche il teatro lo ha visto protagonista assoluto e poliedrico di moltissimi spettacoli e musical. Il primo grande successo arrivò nel 1970 con la commedia musicale “Alleluja brava gente”, con la regia di Garinei e Giovannini, ma occorre segnalare il grande successo che ottenne come regista della famosissima tragedia di Shakespeare “Romeo e Giulietta” nel 2003.

A dare la triste notizia la moglie Sagitta, insieme alle figlie Carlotta e Susanna. I funerali saranno pubblici ma, in osservanza delle ultime disposizioni, con ingressi contingentati; la famiglia desidera tributargli un ultimo saluto degno della figura che il grande attore era diventato negli anni.

Foto La Repubblica