Un nuovo studio ha scoperto che i corvi non sono solo intelligenti, ma hanno anche dimostrato di avere una forma di coscienza, essendo in grado di essere consapevoli del mondo che li circonda nel presente.
La consapevolezza di percepire il mondo nel presente (e nell’immediato passato e futuro) è chiamata consapevolezza primaria o sensoriale ed era stata precedentemente dimostrata solo nei primati.
Per fare questa scoperta, un team di scienziati ha condotto un esperimento per verificare se gli uccelli potessero avere esperienze soggettive e lo ha testato su due esemplari.
Lo studio
In primo luogo, gli uccelli sono stati addestrati a rispondere agli stimoli visivi. Sono stati mostrati schermi su cui potevano essere visualizzate le luci: Se i corvi fossero stati in grado di vedere le luci, avrebbero dovuto muovere la testa per mostrare di averlo fatto. La maggior parte delle luci erano chiare e inequivocabili, facili da vedere, e i corvi pare abbiano riferito con sicurezza di averle viste.
Ma alcune luci erano molto più difficili da rilevare, essendo corte e deboli. In questo caso, i due uccelli a volte hanno riferito di aver visto i segni, altre volte no. È qui che entra in gioco l’esperienza soggettiva.
I ricercatori hanno mostrato a ciascuno dei corvi circa 20.000 segnali, distribuiti in dozzine di sessioni. Nel frattempo, gli elettrodi impiantati nel loro cervello hanno registrato la loro attività neuronale.
Quando i corvi registravano una risposta “sì” vedendo stimoli visivi, l’attività neuronale veniva registrata nell’intervallo tra il vedere la luce e il dare la risposta. Quando la risposta era “no”, questa elevata attività neuronale non è stata osservata. Questa connessione era così affidabile che era possibile prevedere la risposta del corvo in base all’attività cerebrale.
“Le cellule nervose che rappresentano un input visivo senza componenti soggettive dovrebbero rispondere allo stesso modo a uno stimolo visivo di intensità costante“, spiega il fisiologo animale Andreas Nieder, dell’Università di Tubinga, in Germania. “I nostri risultati, tuttavia, mostrano in modo conclusivo che le cellule nervose a livelli di elaborazione più elevati nel cervello dei corvi sono influenzate dall’esperienza soggettiva, o più precisamente producono esperienze soggettive“, aggiunge il ricercatore, uno degli autori dello studio pubblicato, un 25 settembre, sulla rivista scientifica Science.