Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia, l’Accademia di Medicina di Torino riprende le sue riunioni periodiche di aggiornamento scientifico aperte a tutti. Il primo di questi incontri post-lockdown si terrà il 30 settembre alle ore 17.30, nell’aula magna di via Po 18 a Torino. La conferenza potrà anche essere seguita a distanza collegandosi al sito dell’Accademia.

 

Le innovative terapie cellulari nel trattamento dei tumori

Il tema dell’incontro è “Le terapie cellulari” e sarà introdotto da Giovanni Camussi, professore di nefrologia dell’Università di Torino, per essere poi sviluppato da Benedetto Bruno, responsabile dell’Unità di trapianto di midollo del Reparto di Ematologia delle Molinette e da Franca Fagioli, Professoressa di Pediatria dell’Università di Torino e Direttore del Laboratorio del Centro Trapianti di Cellule staminali e Terapia Cellulare dell’Ospedale Regina Margherita.

L’argomento della conferenza sarà dunque incentrato sulle innovative terapie cellulari che sono in grado di offrire ottime opportunità terapeutiche in molti tipi di tumori, soprattutto del sangue, utilizzando preparazioni di cellule o di tessuti che, opportunamente manipolati in laboratorio, hanno mostrato una straordinaria efficacia.

 

L’Accademia di Medicina di Torino: un compendio della storia della medicina piemontese dai primi dell’ottocento ad oggi

Un primo argomento davvero degno di nota dunque, per la ripresa delle conferenze di informazione medica dell’Accademia di Medicina di Torino, una realtà che affonda le sue radici nella storia italiana, sin dalla sua nascita nel 1819, quando diciannove medici firmarono una supplica affinché fosse concessa la possibilità di incontrarsi periodicamente per dibattere su argomenti medico-scientifici. Nel 1821, fu dunque concesso loro di incontrarsi anche se soltanto in forma strettamente privata.

Fu solo il 10 febbraio 1846, con decreto reale segnato Carlo Alberto, che la Società venne elevata al rango di Reale Accademia Medico-Chirurgica. E da allora l’Accademia di Medicina di Torino ha svolto la sua attività scientifica e redazionale ininterrottamente fino ad oggi. Per questo attraverso la lettura delle pagine del Giornale dell’Accademia si compendia tutta la storia della medicina piemontese, dal primo ottocento ai giorni nostri.