polmoni-covid-19

Il George Washington University Hospital, negli Stati Uniti, ha pubblicato un video tridimensionale che mostra i polmoni di un paziente infetto dal nuovo coronavirus e il danno che la malattia provoca al sistema respiratorio. Keith Mortman, capo della chirurgia toracica, ha spiegato che il paziente in questione era stato asintomatico per alcuni giorni, ma l’infezione alla fine è peggiorata, portandolo a cure intensive in quell’ospedale.

Le immagini 3D rivelano un danno considerevole, rappresentato dalle zone gialle, in entrambi i polmoni del paziente. “Questo non è un uomo di 70 anni, 80 anni, immunosoppresso o diabetico. Oltre all’ipertensione, non aveva altre patologie. Era un uomo che si è preso cura della sua salute“, spiega l’esperto.

 

Un danno diffuso

Il danno non si trova in una sola area. Copre, invece, vaste aree di entrambi i polmoni, a testimonianza della velocità e dell’aggressività di questa infezione, anche nei pazienti giovani. “Sfortunatamente, una volta danneggiati a questo livello, i polmoni possono impiegare molto tempo per riprendersi. Nel 2-4% dei pazienti con Covid-19, il danno è irreversibile e finisce per portare alla morte“, ha dichiarato Mortman. “Voglio che le persone lo vedano e capiscano cosa può fare il virus. Le persone hanno bisogno di prenderlo sul serio”, ha fatto appello al medico, spiegando che sebbene l’infiammazione sia il meccanismo che il corpo organizza per combattere il virus, impedisce ai polmoni di ossigenare il sangue e rimuovere l’anidride carbonica.

L’ospedale americano ha utilizzato la tecnologia di tomografia computerizzata, normalmente utilizzata in oncologia, per ottenere queste immagini. Questa innovazione aiuta i medici a capire come curare meglio la malattia. “Vogliamo capire come funziona il virus nel miglior modo possibile“, ha concluso Mortman.