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L’energia che si ottiene dal vento è una delle più pulite che si possono ottenere attualmente sul nostro pianeta. Detto questo, anche le turbine eoliche sono spesso criticate e principalmente per due motivi. Uno riguarda la rovina dei panorami, un inconveniente che per molti passa in secondo piano rispetto ai benefici. L’altro riguarda la minaccia agli animali selvatici.

Le turbine eoliche finiscono per uccidere un gran numero di volatili in tutto il mondo. Questa uccisione non va però a colpire soltanto quest’ultimi, ma tutta la catena alimentare. Come fare quindi per poter sfruttare la potenza del vento senza andare a ferire la natura in altri modi?

Delle misure per evitare tutto questo ci sono. Una banale è la scelta delle zone dove erigere questi giganti. La maggior parte delle volte si valuta solamente dove si ottiene la maggior efficienza e non i potenziali effetti sulla vita degli animali selvatici. Già cambiare criteri in questi senso andrebbe a mitigare di molto il problema.

 

Turbine eoliche: come migliorarle

Un altro tentativo che sta già venendo utilizzato è quello legato ai segnali sonori. Aggiungere alle turbine deterrenti acustici ad ultrasuoni, o dispositivi simili, è abbastanza per tenere lontano alcune specie, come i pipistrelli, dalle turbine. Questo aspetto non sono solo andrà a salvare molti esemplari, ma ridurrà anche danni alle strutture.

Tornando all’importanza di scegliere la zona giusta, le turbine eoliche costruite al largo delle coste stanno diventando sempre più di moda. Anche in questo caso però, il costruttore deve stare attento a non disturbare eccessivamente gli habitat marini. Al tempo stesso però, i parchi eolici offshore vanno anche a creare una zona protetta dalla pesca che quindi alla lunga attira diverse specie in quanto più sicuro per loro.

In sostanza, sfruttare l’energia del vento è importante, ma prima di farlo bisogna stare attenti a non sconvolgere gli habitat degli animali.