Sono passati ormai quasi cinque anni da quel tragico giorno di dicembre in cui il pluricampione di Formula 1, Michael Schumacher ebbe un brutto incidente sugli sci tra le nevi di Méribel. Da allora è calato il silenzio attorno al sette volte campione mondiale, amatissimo dai suoi fan e dai suoi colleghi. Un silenzio voluto proprio dalla famiglia per mantenere la privacy del campione, che ora si trova nella sua casa in Svizzera, vicino Ginevra. La moglie Corinna Betsch, ha deciso però nei giorni scorsi di rompere il silenzio regalando a tutti i fan di Schumi un’intervista inedita proprio del 2013, in vista del suo 50° compleanno del campione, che cade il prossimo 3 gennaio.
Un video per rispondere alle domande dei suoi fan
Michael Schumacher aveva realizzato questo video per rispondere alle domande più frequenti fatte dai fan sul suo sito web. Una delle domande riguarda la gara che il campione ricorda con più affetto. Uno Schumi sorridente racconta che ”Il campionato più emozionante è stato senza dubbio nel 2000 con la Ferrari. Dopo 21 anni senza mondiale per la Ferrari e quattro anni per me senza successi, alla fine ho vinto una gara eccezionale a Suzuka, ed ho vinto il Mondiale’‘.
Risponde a chi gli chiede quale sia stato il suo avversario migliore raccontando il suo buon rapporto con Häkkinen al di fuori delle gare e la loro rivalità in pista.
Racconta del suo idolo di infanzia Toni Schumacher, un grande calciatore. Parla delle difficoltà di essere un pilota di Formula 1, di quanto sia difficile fisicamente e di quanto lo era ancora di più in passato. Alla domande se tenesse in considerazione solo i rivali più forti risponde che “per sviluppare te stesso e fare dei passi avanti, non solo devi guardare la macchina, devi guardare te stesso, gli altri piloti, non solo quelli davanti a te, ma li devi guardare tutti, perché tutti hanno qualcosa di speciale”.
Parla della sua voglia di migliorarsi sempre, della sua ricerca continua del miglioramento. “I record sono una cosa, i dubbi però servono a non avere troppa fiducia, cercare sempre miglioramenti e fare il passo successivo. Ho sempre pensato: non sono troppo bravo, devo lavorare di più, e questo è che mi ha fatto diventare quello che sono”.
Un guerriero che non si arrende
Il Daily Mail riporta una lettera della moglie Corinne in risposta al musicista tedesco Sascha Herchenbach che le ha inviato una canzone, dedicata proprio a Schimi, dal titolo ‘Born to Fight’. Nella lettera la signora Schumacher scrive: “È bello ricevere così tanti auguri e tante belle parole, che sono un grande sostegno per la nostra famiglia. Sappiamo tutti che Michael è un guerriero e che non si arrenderà”.
La lettera, insieme al video, rompono il silenzio di questi 5 anni. Nella casa in Svizzera nessuno ha il permesso di entrare, Schumacher non riceve visite eccezion fatta per il vecchio amico Jean Todt, Ross Brawn, che fu il suo direttore tecnico in Benetton, Ferrari e Mercedes, e Luca Badoer. E nessuno di loro ha mai fatto parola delle loro visite all’amico ne sulle sue condizione, proprio come ha espressamente richiesto sua moglie.