Il rover Curiosity è sbarcato sul suolo di Marte nell’agosto del 2012, dopo un lungo viaggio. Ma le cose non sempre funzionano per l’esploratore coraggioso, tanto che nel 2016 la sonda ha deciso di fare un “pisolino”, lasciando gli ingegneri della NASA di guardia. Al momento, il suo principale obiettivo è il processo di conferma dell’esistenza di acqua sul pianeta rosso.
L’agenzia spaziale statunitense ha ora rivelato che, nel corso di questa settimana, è stato necessario trasferire le operazioni del rover al secondo computer. Il problema è che non era riuscito a registrare dati scientifici dal 15 settembre. Lo scopo è, quindi, eseguire una diagnostica completa sul computer principale e scoprire le cause tecniche che hanno causato questi guasti.
Cosa è accaduto
La NASA spiega che la maggior parte delle sue navicelle e rover di esplorazione sono dotati di due computer ridondanti, denominati Lato A e Lato B, in grado di eseguire operazioni in caso uno dei due non riuscisse ad adempiere ai propri doveri. In questo caso, Curiosity veniva comandato dal Lato B, che ora è stato sostituito dal Lato A, lo stesso che funzionava inizialmente dopo l’atterraggio sul pianeta.
Secondo l’agenzia spaziale, il rover rimane in buona salute e riceve comandi, inviando informazioni limitate memorizzate nel suo breve modulo di memoria. Il problema sembra influenzare le informazioni registrate nel sistema di lunga durata, una sorta di diario che gli ingegneri devono fare diagnosi.