Gli smartwatch hanno iniziato ad arrivare sul mercato qualche anno fa. Dopo un iniziale interesse che sembrava veramente alto da parte del pubblico, poi l’attenzione in merito è calata parecchio. In parte è vero, ma lo è anche il fatto che le vendite di tali dispositivi sono rimaste comunque abbastanza alte, soprattutto quelle di Apple e di altre grandi compagnie come Samsung.
Nati come dei device appendice degli smartphone per facilitare alcune operazioni così da impedire la necessità di prendere in mano quest’ultimo, nel corso del tempo hanno sviluppato un’identità ben precisa. Chiariamoci, rimangono sempre dei dispositivi che fanno il paio con i nostri telefoni, ma adesso sembrano avere un altro scopo: la salute.
Apple Watch Series 4
Senza fare una storia approfondita degli smartwatch, la compagnia statunitense ha presentato la nuova serie neanche un mese. Una degli aspetti più intriganti di questi dispositivi è che sono in grado di rilevare il battito irregolare di un cuore. Certo, si tratta di una diagnosi che non andrà a sostituire un esame approfondito fatto da uno specialista, ma è abbastanza per avvertito l’utente nel caso ci sia qualcosa di anomalo.
Sostanzialmente, lo smartwatch può eseguire un elettrocardiogramma, o ECG, cercando nel frattempo un battito irregolare chiamato fibrillazione atriale. Il meccanismo di rilevamento è semplice, almeno dal punto di vista del consumatore visto che basta appoggiare il dito sul “Digital Crown” ed aspettare 30 secondi.
Ecco le parole del presidente di Endpoint Technologies Associates: “In casi ben definiti, l’Apple Watch potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.”