Buried Ship San Francisco
Mappa delle barche sepolte

A livello di storia e cultura, le nostre città, e molte di quelle europee, non hanno nulla da invidiare. A Roma lo sanno bene, non si può iniziare uno scavo che qualcosa di epoca romana come un affresco, le fondamenta di una Domus o chissà cos’altro, viene allo scoperto. Se guardiamo agli Stati Uniti, per quanto le loro città siano ricche da un altro punto di vista, per lo meno quelle principali, manca un po’ questo aspetto. Cercando bene però, si possono comunque trovare dei luoghi suggestivi anche dal punto di vista storico.

A San Francisco, per esempio, cittadini ignari passano ogni giorno sopra a navi sepolte, navi che in qualche modo sono diventate le fondamenta della città, in diversi modi tra l’altro. Certo, non ha lo stesso impatto delle necropoli di Parigi, ma ha il suo fascino.

 

Dalla corsa all’oro, al quartiere finanziario

Per capire perché sotto il manto stradale e sotto i grattacieli ci siano dei relitti, bisogna andare indietro con gli anni, anche se forse non troppo. Si parla della metà del 1800 quando, in quella parte dell’America, la corsa all’oro non si era ancora conclusa. Persone da ogni dove arrivavano nell’odierna California, o via terra o via mare.

Il richiamo di uno dei materiali più preziosi al mondo attirò un gran numero di aspiranti cercatori, ma bene pochi se ne andarono con il risultato che molte imbarcazioni vennero abbandonate a loro stesse nelle baie. Qualcuno ebbe la brillante idea di convertirne diverse in saloon, magazzini e addirittura hotel, mentre altre rimasero lì a marcire in attesa di chissà cosa; gli storici dell’epoca definirono il panorama che si era creato come una foresta di alberi (maestri). Erano veramente troppe e quando erano d’intralcio, ci si limitava a darle fuoco e a rivendicare la terra sottostante; poco importava se la nave era di qualcuno. Gli incendi, comunque, divennero un problema tanto che anche alcuni hotel e case finirono in cenere.

La città iniziò letteralmente ad espandersi su di esse. La popolazione continuava a crescere e serviva più spazio così in molti iniziarono a scaricare detriti, spazzatura e sabbia nella baia. Non era un progetto lungimirante tanto che un grattacielo della città ha iniziato a sprofondare perché costruito sopra una di quelle “discariche“. E via di terraformazione, le barche finirono per diventare parte delle fondamenta di San Francisco.

La prima mappa della posizione di queste navi, per lo meno di quelle riconoscibili, arrivò nel 1963 e man mano venne aggiornata. Per esempio, negli anni ’90 quando, durante gli scavi per estendere una linea di tram, fu scoperta una delle navi affondante intenzionalmente e, guarda caso, si chiamava Roma.