Di tutte le “sfide titaniche” che la colonizzazione di Marte supporterà per gli umani, la riproduzione sessuale potrebbe essere la più grande di tutte. Tuttavia, se l’umanità riesce a superare tale problematica, ciò porterà alla creazione di “un nuovo tipo di specie“, afferma un gruppo internazionale di scienziati in un articolo pubblicato sulla rivista Futures.
Il documento descrive alcuni dei principali problemi associati alla riproduzione su Marte, come il rischio di esposizione cronica alle radiazioni che ha un effetto dannoso sugli adulti e, soprattutto, sulle cellule riproduttive, sullo sviluppo di embrioni e feti. Un’altra sfida sarebbe la riduzione della gravità, il cui impatto sulla produzione di cellule riproduttive, il tasso di successo della fecondazione o lo sviluppo embrionale è ancora sconosciuto.
Inoltre, il concetto di riproduzione in una colonia su Marte comporta una serie di sfide morali ed etiche – legate al valore della vita umana o degli aborti – che non possono essere pienamente valutati prima che la missione abbia inizio.
Miglioramento genetico come soluzione
In questo contesto, i ricercatori suggeriscono l’idea di un miglioramento genetico umano prima e durante la missione, che potrebbe facilitare la riproduzione su Marte, anche se ciò richiederebbe “il superamento di sfide etiche“.
Questo processo porterebbe a “un nuovo tipo di specie umana che possiederà una nuova natura e, di conseguenza, forse nuovi diritti e doveri morali rispetto alle persone che vivono sulla Terra“, affermano gli scienziati. “La vita su Marte sarà diversa dalla nostra vita sulla Terra, così come la riproduzione che la genera“, concludono gli autori dell’articolo.