Stephen Hawking e l'ultima buona azione: un pranzo pasquale per i più bisognosi

Prima di morire il 14 marzo scorso, all’età di 76 anni, lo scienziato Stephen Hawking ha offerto un regalo ai mendicanti di Cambridge: un pasto per festeggiare la Pasqua, con cioccolatini e in un ambiente decorato con fiori. Mentre la famiglia, gli amici e migliaia di fan si sono riuniti sabato scorso per il funerale dell’astrofisico britannico, si è tenuta l’ultima buona azione di Hawking.

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Gli oltre 50 ospiti che hanno partecipato all’evento organizzato dall’istituto FoodCycle hanno risposto con un applauso all’iniziativa dello scienziato. Un suo messaggio, lasciato su ogni tavolo nella sala della Chiesa Metodista di Wesley, riportava quanto segue: “Il pranzo di oggi è un regalo di Stephen“. Secondo gli organizzatori, la donazione ha permesso di fare un pranzo extra.

Siamo molto grati alla famiglia Hawking per la generosa donazione, quindi ieri abbiamo potuto offrire ai nostri ospiti un pasto in più“, ha detto l’istituzione, che fornisce da otto anni pasti ai bisognosi. 


La volontaria Caroline Lenoury ha pubblicato sul suo profilo Twitter che il pasto extra è stato speciale ed eccitante. “Per il funerale di Stephen Hawking, la sua famiglia ha fatto una generosa donazione e ci ha detto che il pranzo era un ‘offerta di Stephen‘”, ha detto.


Uno degli scienziati più prestigiosi al mondo

Nato l’8 gennaio 1942, esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo, Hawking divenne, all’età di 32 anni, uno dei membri più giovani della Royal Society, la più prestigiosa istituzione scientifica del Regno Unito.

Sfidò le previsioni dei medici che, nel 1964, gli dissero gli rimanevano due anni di vita dopo avergli diagnosticato una forma atipica di sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Questa malattia attacca i motoneuroni responsabili del controllo dei movimenti volontari, che lo hanno condannato per decenni a una sedia a rotelle.

Nel 1979, Hawking fu nominato capo della prestigiosa cattedra Lucasiana all’Università di Cambridge, dove si unì all’Università di Oxford per studiare astronomia teorica e cosmologia. Migliaia di persone hanno frequentato il Collegio di Gonville per firmare il libro di condoglianze dell’astrofisico che ha conquistato molti lettori con il libro “A Brief History of Time“, pubblicato nel 1988.

La malattia lo ha lasciato progressivamente paralizzato, al punto di poter comunicare solo con l’aiuto di un computer che interpretava i suoi gesti facciali grazie all’unico muscolo che controllava, quello della guancia.

Il suo lavoro ha unito la relatività (la natura dello spazio e del tempo) e la teoria quantistica (la fisica della natura) per spiegare la creazione e il funzionamento del cosmo. Lo scienziato riceverà un omaggio più ampio il prossimo 15 giugno, quando le sue ceneri saranno sepolte nell’Abbazia di Westminster insieme ad un altro gigante della scienza, Isaac Newton. Nell’Abbazia di Westminster furono sepolti re e regine, nonché illustri uomini e donne.

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