L’ambita statuetta degli Oscar riconosce i migliori attori, registi, produttori, tecnici e sceneggiatori del cinema migliore. E, ogni anno, è realizzato con lo stesso oro utilizzato per i telescopi della NASA. Lo stesso materiale, insomma, che da 35 anni ci aiuta a vedere le galassie e di cui è costituito anche il satellite geostazionario a telecamere a infrarossi Hubble.
Questo materiale lavora per riflettere le lunghezze d’onda infrarosse della luce, che aiuta a rilevare corpi celesti molto distanti. Un altro vantaggio è che l’oro non è mai arrugginito o maltrattato, il che rende questi strumenti come la prestigiosa statuetta sempre impeccabile.
Il processo LaserGold
Questo è quello che viene chiamato il processo di elettrodeposizione utilizzato dalla società Epner Technology per realizzare uno strato d’oro solido e riflettente ottenuto mediante vaporizzazione, che tollera anche condizioni estreme. Almeno, questo è quello che è stato dimostrato dalla NASA.
Questa tecnica viene utilizzata per ricoprire anche la statuetta degli Oscar. Anche se, in precedenza, chi fabbricava questi premi dal tono dorato era un’azienda che produceva trofei: era una lega di stagno e, quindi, placcata in oro. Tuttavia, la luminosità stava scomparendo con il passare del tempo e si pensò di cambiarne la composizione.
E’ dal 2016, dunque, che la Epner si dedica a svolgere questo lavoro, perché con l’elettrodeposizione si è in grado di mantenere sempre come nuovi i premi dell’Academy of Arts and Cinematographic Sciences.