infelicità

In uno degli studi più importanti fino ad oggi, al quale più di 1 milione di adolescenti hanno partecipato negli Stati Uniti, un gruppo di ricercatori ha misurato i livelli di soddisfazione esistenziale o di felicità. I risultati mostrano una caduta molto preoccupante dal 2012.

I ricercatori hanno intervistato gli adolescenti e hanno scoperto che esiste una correlazione tra il benessere riportato e le attività che i giovani svolgono quotidianamente. Gli adolescenti che trascorrono più tempo con i loro amici vivendo di persona la realtà, facendo attività fisica ed extrascolastiche, leggendo o anche facendo i compiti sono più felici di quelli che trascorrono più tempo in Internet, giocando al computer, sui social network, mandando SMS o guardando la TV. 

In breve, passare molto tempo sui display di un dispositivo elettronico è legato ad una sensazione di infelicità. Infatti, i giovani che trascorrono più di 5 ore al giorno davanti al PC o su tablet e smartphone tendono ad essere due volte più infelici di quelli che vi trascorrono solo un’ora.

I ricercatori osservano che il 2012, la data in cui hanno notato un calo sostanziale della felicità dei partecipanti, coincide con il momento in cui gli smartphone hanno acquisito una popolarità globale.  

Gli autori dello studio suggeriscono che esiste effettivamente un nesso causale tra i due fenomeni e che tali attività sono in grado di produrre stati di infelicità o insoddisfazione.

E gli adulti? 

È importante ricordare che questi dati non sono esclusivi per gli adolescenti. Nel caso degli adulti, ci sono dati che mostrano anche una diminuzione del benessere. Gli adulti sopra i 30 anni sono meno felici di 15 anni fa e fanno meno sesso. Anche se vi possono essere molti fattori ad esso legati, sicuramente uno da considerare è quello secondo il quale gli adulti trascorrono più tempo in attività legate al display e meno tempo faccia a faccia con altre persone.

Come per ogni cosa, la moderazione è la chiave.