Tra l’edificio delle Nazioni Unite e Long Island City si trova un piccolo pezzo di terra di 100 metri per 200, noto come U Thant Island. L’enclave costruita dall’East River è appena a sud di Roosevelt Island e legalmente parte di Manhattan. Il piccolo isolotto non esisteva fino al 1800, quando fu scavato un tunnel ferroviario sotto il fiume per collegare Manhattan e Queens. Sebbene U Thant sembra un bel posto per prendere il sole e rilassarsi, l‘isola rimane chiusa al pubblico come un santuario degli uccelli.
Durante gli anni 1890, William Steinway, coinvolto nello sviluppo di Astoria, nel Queens, creò due tunnel sotto l’East River per collegare Manhattan e Astoria, appunto. I rifiuti della costruzione del tunnel furono riversati in acqua, finendo su alcune rocce sotto la superficie, costringendo il piccolo isolotto ad emergere dall’acqua. Steinway morì prima che il suo progetto fosse completato, lasciandolo ad August Belmont Jr. il compito di finire il lavoro. Il nome legale dell’isola rimane ancora oggi l’isola di Belmont.
Un gruppo chiamato Peace Meditation alle Nazioni Unite, che comprendeva dipendenti delle Nazioni Unite e seguaci del guru buddista Sri Chinmoy, adottò lo specchietto di terra nel 1977. Acquisendo l’isola dallo stato di New York, il gruppo lo ribattezzò in onore dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, amico intimo di Chinmoy.
L’isola ospita un arco metallico scheletrico per ricordarne il leader. Per mantenere la vegetazione, il gruppo fu autorizzato ad accedere sull’isola solo una o due volte l’anno; ma la sicurezza aumentò dopo la visita di U Thant verso la metà degli anni ’90. Anche se non è il suo nome ufficiale, U Thant Island rimane comunque il nome comune per riferirsi al piccolo appezzamento di terra.
Nel 2004, un artista locale, il Duca Riley, remò fino a raggiungere l’isola su una barca con un amico per proclamare U Thant Island una nazione sovrana. Riley issò un pennone, ma la coppia fu successivamente fermata dalla Guardia costiera statunitense, ma non fu arrestata.
Ancora oggi, nessuno può calpestare l’isola, nell’intento di proteggere gli uccelli migratori, mentre le barriere coralline nelle acque intorno all’isola ne fanno un luogo popolare per i pescatori alla ricerca di alcune specie di pesci.