Il fatto che trascorriamo più di un terzo della nostra vita in un letto non è aspetto facile da percepire, ma sapere che molti batteri e funghi possano rapidamente prosperare tra lenzuola e coperte può farci ripensare al sistema igienico in cui dormiamo.
Secondo il microbiologo Philip Tierno, dell’Università di New York, se lasciamo passare molto tempo senza lavare lenzuola e cuscini, la vita microscopica all’interno del nostro letto cresce così tanto che può persino farci ammalare.
Il rapporto di Tierno indica che una persona, con il suo sudore durante la notte, può contribuire alla creazione di un ambiente circondato da funghi, e un cuscino con più di un anno di utilizzo può averne in media fino a diciassette tipi diversi.
Gli autori di uno studio presentato dal Journal of Allergy and Clinical Immunology, hanno dimostrato che oltre il 90% delle famiglie americane ha almeno tre allergeni rilevabili nei propri letti. Quando questi allergeni si nascondono in luoghi come la bocca e il naso, possono innescare starnuti e bruciori indipendentemente dal fatto che si abbia un’allergia oppure no. “Se non hai allergie di per sé, puoi averle se non c’è un’igiene adeguata“, ha detto Tierno.
Le persone possono produrre circa 26 litri di sudore sulle lenzuola in un anno: una situazione che rappresenta il terreno di coltura ideale per questi batteri. Altri motivi per cui questi microbi possono nascondersi nei nostri letti è che li manteniamo caldi e umidi semplicemente dormendo in essi. Come se ciò non bastasse, i nostri letti possono ospitare funghi e batteri che provengono da peli di animali, polline, terra, filamenti, acari e feci.
La soluzione proposta da Tierno nel suo studio per ridurre al minimo la diffusione di malattie dovute a questo tipo di sporcizia e consiste nel lavare le lenzuola almeno un paio di volte alla settimana con acqua considerevolmente calda e utilizzare la candeggina, poichè è un liquido corrosivo e trasparente formato da una soluzione di alcali o sali alcalini ideale per sbiancare e disinfettare.