Lovense

Un’app per una vasta gamma di sex toys è stata intercettata per aver registrato segretamente alcuni audio relativi a sessioni degli utenti memorizzate sui propri smartphone. Un utente dell’applicazione remota Lovense, progettata per essere utilizzata in combinazione con i vibratori della stessa società, ha trovato un file audio di 6 minuti nella cartella dell’applicazione sul dispositivo Android.

In un post di Reddit, l’utente ha detto: “Il file era una registrazione audio FULL di 6 minuti dell’ultima volta in cui avevo usato l’applicazione per controllare il vibratore a distanza dal mio SO“. L’utente ha dichiarato di aver dato l’autorizzazione all’applicazione ad utilizzare il microfono e la fotocamera per consentire di scambiare clip vocali tramite la funzione di chat in-app.  

In risposta all’accaduto, un altro utente che pretendeva di rappresentare Lovense ha minimizzato il problema definendolo come un bug minore e ha assicurato che “nessuna informazione viene inviata ai nostri server“. Nel post si legge: “Per quanto riguarda il file audio in questione, è già stato confermato che si tratta di un bug minore: un file temporaneo creato quando qualcuno utilizza la funzione di controllo audio. Questo file cache rimane attualmente sul device anziché eliminarlo quando la sessione è terminata. Inoltre, quando il file viene creato si sovrascrive (nessun nuovo file viene creato)“.
 
L’azienda fa sapere che il bug non ha influenzato gli utenti iOS e dice che una nuova versione dell’applicazione Android, cui si deve il bug, è ora disponibile sul Google Play Store. Aggiunge: “La correzione elimina il file audio temporaneo ‘tempSoundPlay’ dopo aver chiuso la funzione di controllo del suono e l’applicazione eseguirà un controllo aggiuntivo e l’eliminazione ogni volta che questa viene avviata“.Questa non è la prima volta che un’azienda di sex toys viene coinvolta in un “disguido tecnico” relativo alla messa a rischio della privacy degli utenti. All’inizio di quest’anno, WeVibe ha pagato 3.1 milioni di sterline per risolvere un codice d’azione dopo che l’azienda era stata accusata di spiare le abitudini di utilizzo dei clienti senza il consenso.
 

L’applicazione WeVibe presumibilmente ha registrato le impostazioni di intensità e le minime variazioni di temperatura, nonché l’utilizzo dei tempi e delle date di utilizzo.

I sex toys sono progettati per essere utilizzati con l’app We-Connect, che consente a uno dei partner della coppia di controllare l’intensità e la struttura della vibrazione (in tempo reale) indipendentemente dalle vicinanze fisiche dei due l’uno dell’altra.