Come si è formato il Grand Canyon del Colorado? Un giovane di nome Andrew Snelling ha azzardato un’ipotesi, ma non è stato in grado di dimostrarla perché i dirigenti del parco hanno negato il permesso di raccogliere le rocce dal fondo del fiume. Ora Snelling ha presentato una denuncia.
Ogni anno, il Parco Nazionale del Grand Canyon ospita circa 80 progetti scientifici e molti di essi includono l’assunzione di campioni di terreno. La richiesta di Snelling non era particolarmente anomala. La sua intenzione era quella di raccogliere tra le 50 e le 60 rocce circa, della dimensione di un pugno, dal letto del fiume. Perché, dunque, l’organizzazione del Parco gli ha rifiutato il permesso?
La risposta risiede nell’indagine stessa. Snelling è un geologo, ma è anche un noto creazionista che sostiene come il pianeta Terra abbia solo poche migliaia di anni. La sua ipotesi è, quindi, che il Grand Canyon del Colorado sia il risultato di un’erosione catastrofica causata dal ritiro delle acque dell’inondazione universale.
Non è la prima volta che i sostenitori creazionisti delle stesse tesi lavorino nel parco. Steve Austin ha scattato fotografie dei fossili di nautilus per sostenere la sua idea secondo la quale si tratta di creature morte durante l’inondazione. Il Grand Canyon è un punto di particolare interesse per i creazionisti perché molti di loro credono che le loro teorie potrebbero dimostrare la veridicità storica della Bibbia.
La posizione del parco, per quanto riguarda l’indagine di Snelling, è spiegata in un’email inviata al creazionista. In essa, le autorità del parco spiegano di aver inviato la ricerca di Snelling a tre geologi per raccogliere i dati prima della sua approvazione. La risposta unanime dei geologi era che le rocce che Snelling cercava possono essere trovate anche nelle vicinanze del canyon e che lo studio non ha il minimo rigore scientifico.
La risposta, però, non ha fatto piacere a Snelling, che ha citato le autorità del parco per la discriminazione basata su motivi religiosi. Il geologo e i suoi colleghi creazionisti credono che la visione dei suoi colleghi sia retrograda e pregiudichi la ricerca scientifica. Altri scienziati cristiani, come Stephen Moshier, credono che il problema sia che i creazionisti stessi non accettino fatti scientifici che contravvengano alle loro teorie.