A 3 miliardi di anni luce dalla Terra qualcosa starebbe causando uno strano segnale che si ripete e si ripete in continuazione. Qualcuno, per quanti preferiscono questa opzione. Ma non v’è alcuna certezza di chi ne sia l’artefice. Si sa solo che, da una galassia a quella distanza nell’Universo, stanno arrivando una serie di brevi impulsi radio.
Lo riporta ai suoi colleghi astronomi Andrew Siemion, che dirige il Breakthrough Listen Project e direttore dell’Istituto Seti (Search for Extra Terrestrial intelligence). Si tratta di un’iniziativa che si propone di ricercare segni di vita intelligente nell’Universo, lanciato nel 2015 dall’investitore Internet Yuri Milner e il cosmologo Stephen Hawking.
Questa volta ci sono stati 15 impulsi, ma sono stati più di 150 da quando hanno cominciato a farsi sentire. Gli impulsi vengono visualizzati con diversa energia data la distanza dalla quale sono stati rilasciati, con punte di 300 microsecondi.
Vengono da FRB (Fast Burst Radio) 121.102, una fonte sconosciuta in quella galassia lontana, che incoraggia vari tipi di possibili spiegazioni. I primi due impulsi sono stati rilevati il 2 novembre 2012 dal telescopio Parkes, in Australia, seguito da altri 8 rilevamenti il 2 giugno 2015.
Anche se non sono i primi ad essere stati ricevuti, è la fonte primaria da cui provengono più volte che ha incuriosito diversi team astronomici di tutto il pianeta. “Gli impulsi di questa fonte hanno una frequenta mai vista“, detto Siemion. “Confermando che la fonte è in un nuovo stato attivo, gli elevati dati di risoluzione ottenute dallo strumento Lister imposteranno le proprietà di questi impulsi misteriosi con maggiore precisione rispetto al passato“, ha dichiarato Vishal Gajjar, che ha scoperto l’insolita attività all’alba di sabato scorso in quella regione di spazio. E subito analizzando i 400 terabyte di informazioni raccolte dai 15 impulsi.
Dalla distanza da cui provengono significa che sono stati emessi quando il nostro sistema solare aveva solo 2 miliardi di anni, ha spiegato l’astronomo Steve Croft. A quel tempo la Terra era abitata solo da organismi unicellulari. Dopo la prima rilevazione nel 2012, si pensava che si trattasse la “morte catastrofica” di un grande oggetto ma, ripetendosi dopo tre anni, l’ipotesi è stata scartata.
Potrebbe essere, invece, una stella di neutroni con un campo magnetico estremamente potente. Un oggetto di questo tipo è una stella esplosa, il cui crollo gravitazionale comprime il materiale in un piccolo raggio. Ma alcuni vi vedono un’altra spiegazione: gli impulsi sono la fonte di energia laser utilizzati da una civiltà aliena per spostare le loro navicelle e, oggi, gli scienziati hanno in programma di inviare sonde spaziali il più vicino possibile alla stella Proxima Centauri.