Se fosse un film di fantascienza, si richiederebbe alle persone le scansioni del viso prima di pulire quel che hanno sporcato e, probabilmente, non avremmo capito bene. Ma per le persone che fanno uso di un bagno pubblico molto trafficato a Pechino, è letteralmente ciò che accade. Il bagno è dotato di uno scanner facciale che eroga razioni di carta igienica, al fine di combatterne il furto.
Apparentemente, lo scanner è stato installato in risposta a un problema con le persone anziane, solite a rubare carta igienica. Una situazione divertente, stranamente orwelliana. Se si desidera utilizzare il bagno, infatti, occorre posizionarsi davanti allo scanner a testa nuda – nessun cappello od occhiali sono ammessi. Dopo che il dispositivo registra un’immagine del volto, eroga la carta igienica. Ma solo se non è stato registrato un numero eccessivo di “visite” al bagno nel recente passato.
Se si passa il “test”, viene erogata una sessantina di centimetri di carta igienica. Ora, forse non è una misura adeguata ma, visti i tempi, occorre farsela bastare e accontentarsi. O attendere un minimo di nove minuti prima di poter fare “appello” ad un po’ di carta “supplementare”.
Ovviamente, non tutti (nessuno) sono felice dello scanner da bagno. Ci si pongono infatti piuttosto seri interrogativi riguardo la privacy e se tutto ciò sia un bene o un male. Una persona ha scritto su Sine Weibo, una piattaforma di social media cinese: “ho pensato che il gabinetto fosse l’ultimo posto in avere diritto alla privacy, ma mi guardano anche là. Anche!“.
Come se lo scanner bagno non stesse già insultando abbastanza, a quanto pare nemmeno funziona bene. Già soffrirebbe di diverse anomalie nel software, il che ha causato lunghe attese per la carta igienica. Non una grande situazione, a dire il vero. E non lascia spazio a molta dignità. A volte, lo scanner si rompe del tutto, lasciando gli assistenti del bagno a razionare faccia a faccia la carta igienica.
Quando lo scanner è stato introdotto, un addetto aveva il compito di accompagnare “l’avventore” per spiegargli come la macchina avrebbe funzionato.
Nonostante la sua impopolarità, non c’è alcuna indicazione al momento riguardo al fatto che il sistema di telecamere possa essere infine revocato o sostituito con qualcosa di meno “terribile”. Pechino è uno dei luoghi più infelice del mondo riguardo ai sistemi di sorveglianza. In effetti, potrebbe essere la città più pesantemente sorvegliata al mondo. La polizia di Pechino afferma che il 100% della città è coperta da telecamere di sicurezza. Ci sono circa 46 mila telecamere di sicurezza in tutta Pechino, guardate a vista da 4.300 agenti.
Gli scanner igienici sono parte della spinta della Cina per incrementare il turismo. Il governo cinese ha investito circa 275 miliardi di dollari nella “rivoluzione gabinetto”, volta a rimettere in sesto circa 100 mila bagni pubblici con caratteristiche di lusso come WiFi, divani e bancomat.