cerchi delle fate
Svelato il mistero dei cerchi delle fate

Uno degli spettacoli più sconcertanti della natura: i “cerchi delle fate” della Namibia possono essere spiegati da una nuova teoria scientifica. Queste formazioni sono costituite da terreno sterile, circondato da erba e misurano 2.15 metri di diametro.

La modellazione informatica e il lavoro sul campo suggeriscono che potrebbero essere causati dall’attività delle termiti. I ricercatori delle Università di Strathclyde e Princeton ne hanno delineato la teoria sulla rivista Nature.

Fino a poco tempo, il fenomeno era stato confinato nel deserto del Namib, in Africa del sud. Ma, nel 2014, cerchi simili sono stati osservati anche in Australia occidentale. Per molti anni, gli scienziati hanno discusso le possibili cause. Alcuni hanno sostenuto che sono il risultato delle termiti di sabbia che mangiano le radici della vegetazione, mentre altri hanno suggerito che la sopravvivenza tra diverse specie di piante potrebbe esserne la causa.

La nuova spiegazione cerca di unificare entrambe le teorie, suggerendo che si tratti dell’interazione tra i due che dà origine ai “cerchi delle fate”. Le termiti rimuovono la vegetazione sopra il loro monticello al fine di conservare l’acqua. Il perimetro di vegetazione del tumulo cresce con l’aumento dei livelli di umidità per diventare più alti.

Il dottor Juan Bonachela, del Dipartimento di Matematica e Statistica dell’Università di Strathclyde, ha dichiarato che “ci sono state a lungo due teorie su come questi schemi regolari e, soprattutto ‘fairy circles’, si siano formati ed entrambe le teorie sono normalmente presentate escludendosi a vicenda. I nostri risultati armonizzano entrambe le teorie e trovano una possibile spiegazione nei modelli di vegetazione regolari osservati in tutto il mondo“.

Nel caso dei cerchi di fata, le termiti rimuovono la vegetazione sui loro cumuli per aumentare l’umidità, essenziale per la sopravvivenza degli insetti in ambienti asciutti, creando così il disco nudo. “La vegetazione attorno al tumulo sfrutta questo accumulo di acqua per crescere e questo rende più alte le forme di vegetazione del cerchio. La ripetizione regolare del modello deriva da diverse colonie di termiti in competizione l’uno accanto all’altro. Questo comportamento influisce sull’intero ecosistema, permettendo così di sopravvivere a condizioni più severe e recuperare dalla siccità molto più rapidamente“.

La ricerca ha utilizzato i dati provenienti da quattro diversi continenti e simulazioni al computer.