Natale può essere il periodo più stressante dell’anno. Ognuno si sta preparando ad affrontarlo come meglio crede. Ma tutto sembra tingersi dei toni di un incubo. Tutto diventa più costoso, mentre noi siamo costretti a essere gioiosi e felici.
Ma per divertirci un po’ in attesa del Natale, magari scherzando sopra i luoghi comuni, ecco alcuni aspetti del periodo natalizio di cui potremmo fare certamente a meno.
1. I vestiti
Soprattutto i cappelli di Santa Claus indossati da uomini e donne dappertutto, a casa come in ufficio. E, magari, adornati e impreziositi da luci intermittenti e festose. E che dire delle corna delle renne di Babbo Natale o i cappelli da elfo o piccoli suoi aiutanti. Ma forse, il trionfo del kitsch sono proprio i maglioni.
2. Le cartoline
Invecchiano nei cassetti dei mobili delle nostre case. Gli stessi che vengono ripuliti in primavera.
3. Il rumore
4. Il cibo
Già da ottobre, ci si prepara all’acquisto di manzo, tacchini, pancetta di maiale per la preparazioni di piatti che hanno qualcosa di imbarazzante. Per tacere dei dolci. O dei fiumi di alcol che tracanneremo come se non ci fosse domani.
5. I biscotti
Le scatole di latta ripiene di biscotti. Quelle che poi diventano ricettacolo di aghi e fili per il cucito. Quelle che, per tutto l’anno, possono regalarci delizie fatte a casa.
6. I visitatori
Le visite di persone che non si sono viste tutto l’anno. Vicini, cugini di secondo grado due volte rimossi dalla mente o qualche tizio incontrato per caso e per caso viene a trovarci. Allora cosa fare? Bisogna andare a fare shopping “just in case” e fare in modo di non farsi trovare impreparati. Il consiglio: non aprire la porta.
7. La fine della festa
Quanti alberi abbiamo visto circolare su Facebook immortalati in ogni foggia e colore? A meno che il vostro non sia nero e non sia ricoperto di neve vera, sembrano tutti generalmente gli stessi. Sebbene ognuno si ostini a dire che il proprio è il migliore e il più bello. Ad ogni modo, sono tutti verdi, e non importa a nessuno come lo avete fatto quest’anno. Facciamocene una ragione.
Detto ciò, la parte più triste è disfare l’albero. Ma, almeno, il Natale è passato.