Un ricercatore americano ha analizzato le storie, i video e persino il DNA dei cadaveri di strani esseri viventi per determinare o meno un’esistenza senza alcuna spiegazione scientifica. Risale agli anni ’90 la storia di un animale che ha causato timore e preoccupazioni in quanti la ascoltavano. Ad essere vittime, erano soprattutto le capre. Da qui, il nome “El Chupacabras“.
Nel corso degli anni, ancora oggi, altre storie riguardo l’animale soprannaturale, di cui esistono video e fotografie, hanno calamitato l’attenzione di molti ma, finora, non si è avuto modo di verificarne la veridicità. Benjamin Radford, membro del Committee for Skeptical Inquiry degli Stati Uniti, ha lavorato per lungo tempo alle indagini su questo strano essere e il suo scopo è quello di determinare la veridicità delle storie.
Madeylen Tolentino è stata la prima persona a sostenere di aver visto questo essere. Ha riferito nei suoi racconti che si trattava di una creatura di un’altezza compresa tra 1,20 e 1,50 metri, con gli artigli, aculei sulla schiena e gli occhi grandi, oltre ad essere bipede. Un “essere terrificante, come un alieno“, ha detto Tolentino. Questo è accaduto nel 1995, a Canovanas, Puerto Rico. “All’inizio ero scettica riguardo l’esistenza della creatura. Allo stesso tempo, ero a conoscenza della possibilità di scoprire questo nuovo ‘animale’. Non volevo ridicolizzare il caso o respingerlo. Se i ‘Chupacabras’ fossero stati reali, volevo trovarli“.
Gli attacchi finora registrati sono stati legati a questa strana creatura, associati alla mancanza di sangue sulle sue vittime che, presumibilmente, è stato aspirato attraverso fori praticati sul collo. Nel corso degli anni, gli avvistamenti relativi al ‘Chupacabras’ stanno cambiando il loro aspetto, dal momento che quanti sostengono di averlo “incontrato”, lo hanno descritto come un animale a quattro zampe e senza peli.
Nel corso del tempo, sono sorti corpi di presunti “Chupacabras”, soprattutto nel sud-est degli Stati Uniti, dove si erano segnalati attacchi a bestiame e già negli anni precedenti. Complessivamente, i cadaveri erano quelli di cui poi si sono raccolti i campioni di DNA. “Quando si ha un corpo, tutto cambia. Si può prendere campioni di DNA e mostrare le ossa, si ha la morfologia“, ha detto lo scienziato.
I risultati degli studi condotti sono stati un duro colpo per la veridicità dei presunti avvistamenti di questa creatura. I resti, a quanto pare, appartenevano a cani, coyote e procioni e persino un pesce. “Il motivo per cui questi animali sono stati identificati come ‘Chupacabras’ è stato il non avere peli. Avevano la rogna sarcoptica causata da acari, che è molto comune“, ha spiegato Radford.
Alla luce di quanto sopra, rimane solo una domanda da porsi: come hanno fatto questi cani a risucchiare il sangue delle mucche? Hacercato di rispondere Bill Schutt, del Museo di Storia Naturale di New York: “Non è raro per questi animali, cani e coyote, praticare un morso al collo quando attaccano lasciando i corpi sul posto, in modo che la vittima muore di emorragia interna, senza mostrare altre lesioni oltre i fori nel collo“. Ha aggiunto anche che un cane “morirebbe di fame rapidamente se nutrito di sangue, a causa della mancanza di componenti essenziali come grasso“.