
Alle 22:25 dell’11 dicembre, un altro grande bolide è stato avvistato nei cieli dell’Andalusia e Castilla la Mancha. Secondo di dati raccolti e misurati dalle stazioni di Calar Alto (Almería), La Hita (Toledo), La Sagra (Granada), Sierra Nevada (Granada) e Siviglia, l’oggetto ha illuminato il cielo con grande intensità, essendo visibile da più punti della penisola iberica. Le informazioni preliminari, analizzate dal professor José María Madiedo, indicano che una palla di fuoco potrebbe aver sfiorato la Terra, dopo esser “sopravvissuta” all’atmosfera e all’impatto con le rocce.
La grande palla di fuoco
Secondo i testimoni, il fenomeno luminoso ha sorvolato le province di Granada e Jaen. Come mostrato nel video ripreso dalle telecamere di sorveglianza dei meteoriti Calar Alto, il bolide avrebbe “colpito” l’atmosfera della Terra ad una velocità di circa 72 mila chilometri all’ora, causando una brillante palla di fuoco. Sebbene le testimonianze raccolte dalle persone affermano di aver sentito un tremore, sembra che questo dettaglio venga scartato dagli esperti. Al momento, questi sono più interessati a capire dove la roccia sia caduta e a come procedere per recuperarla.
Ulteriori analisi, dunque, aiuteranno a capire la sua origine e la composizione. Elementi che potrebbero fornire dati astronomici preziosi. Questo fenomeno, inoltre, ricorda le enormi meteore osservate durante i mesi estivi. Proprio questa estate, infatti, la Terra ha visto avvicinarsi a sé detriti delle comete 109P/Swift-Tuttle y 169P/NEAT.
SMART, alla ricerca di meteoriti
Questi fenomeni sono osservati da diverse stazioni astronomiche incorniciate all’interno di un progetto denominato SMART, acronimo per Spectroscopy of Meteoroids in the Atmosphere by means of Robotic Technologies. Lo scopo di questa iniziativa è quello di analizzare la questione interplanetaria che colpisce la Terra per valutare ulteriori dettagli riguardo la sua natura. Così, SMART lavora per determinare la traiettoria, l’orbita e come i corpi del nostro sistema solare diano vita a queste particelle. Si analizza anche la composizione chimica e vari parametri fisici rilevati da meteoroidi. Un altro aspetto importante dell’analisi è il modo in cui la chimica che compone i meteoriti possa disintegrarsi nel percorso verso la Terra. Quando queste rocce sopravvivono alla caduta, SMART lavora sui meteoriti recuperati per effettuare l’analisi.

Ultimo ma non meno importante, il progetto lavora per migliorare i sistemi di rilevamento in modo da poter ampliare i sistemi e le squadre di automazione. Così, il rilevamento diventa più preciso, efficiente e confortevole, aumentando la quantità di informazioni ottenute dalla rete. Dal 2014, l’Osservatorio Astronomico di Calar Alto possiede una stazione di rilevamento delle meteore formato da cinque telecamere di sorveglianza ad alta sensibilità. Da qui, provengono le immagini spettacolari della palla di fuoco vista ieri sera. Queste squadre controllano l’intero cielo sopra di noi, in cerca di qualsiasi segno di meteoroide.