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Chi è il vulcano Marsili e perchè è una minaccia?

Il più grande vulcano sottomarino in Europa potrebbe scoppiare in qualsiasi momento e causare uno tsunami. Per i residenti del sud Italia, Marsili è solo un’altra minaccia con la quale convivere. E i geologi sostengono che il vulcano sottomarino stia cambiando.

Appena fuori la costa sud-occidentale italiana, a circa 450 metri sotto il Mar Tirreno, giace il più grande vulcano sottomarino d’Europa. Lo stesso che molti non conoscono. Il vulcano Marsili, comunque, si estende su una lunghezza di 70 chilometri e largo 30. Ed è una conoscenza non molto recente per i geologi di tutto il mondo all’indomani di inquietanti nuove informazioni.

Una nuova ricerca da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilevato che il vulcano sta perdendo il suo magnetismo e che le sue pareti si stanno indebolendo. Il timore, quindi, è che possa esplodere da un momento all’altro. Se le pareti del vulcano dovessero sgretolarsi, costringerebbe migliaia di tonnellate di magma a riversarsi in mare, scatenando uno spaventoso tsunami. “Questo potrebbe accadere a causa di un’eruzione, eventi sismici – o altri scenari – e questi fattori possono cambiare l’equilibrio del vulcano“, ha spiegato Filippo Muccini, uno degli autori di uno studio condotto dall’INGV.

I geologi non possono prevedere quando o come il vulcano Marsili possa scoppiare, ma prevedere uno tsunami innescato da un tale evento è pressoché certo e si estenderebbe sulla costa del sud Italia, comprese le regioni di Calabria e Campania e la Sicilia.

Marsili, a differenza degli altri, è un vulcano sotterraneo di 3.000 metri. Il vulcanismo del nostro paese è dovuto al confine tra la placca eurasiatica e quella africana. La maggior parte dei vulcani nel mondo si formano ai confini tettonici e il magma è il risultato della forza verso l’alto delle rocce fuse dalla subduzione di una placca sotto un’altra.

In sostanza, i vulcani si formano solo quando c’è un modo che permetta al magma di “migrare” verso la superficie – quando c’è una discontinuità piana o nei casi in cui la crosta è molto sottile. Alcuni tipi di magma salgono in superficie perché sono più caldi (e quindi più leggeri) rispetto alle zone circostanti. Quel che rompe la superficie, dunque, è un vulcano.

Ora, alla luce di tutte queste considerazioni e del terremoto che sta sbriciolando il cuore d’Italia, si dovrebbe essere a conoscenza del fatto che il vulcano Marsili, il “gigante” sommerso nel basso Tirreno, nella notte tra il 28 e il 29 ottobre scorso ha subito una forte scossa di terremoto, pari a 5.7 di magnitudo. La scossa si è verificata a poche decine di chilometri di distanza dal vulcano. Ma, come abbiamo visto, questo “mostro” è molto sensibile ai movimenti tellurici. Cosa ci aspetta, dunque?