![uluru](https://infinitynews.it/wp-content/uploads/2016/09/uluru.jpg)
E’ la montagna sacra per gli aborigeni australiani. Nonchè una delle formazioni rocciose più famose che campeggino sul nostro pianeta. Si tratta del massiccio di Uluru, in Australia, inaccessibile ai turisti, se non ammirato a dovuta distanza.
Ma oggi è il protagonista indiscusso di un video affascinante e suggestivo. Ripreso da un drone – ammettiamolo, il solo mezzo grazie al quale si sarebbe potuto riuscire ad ammirarlo – Ayers Rock, altro nome meno simbolico di Uluru – si egre e manifesta in tutta la sua maestosità.
Di questo massiccio situato nel “nulla desertico” del Territorio del Nord, il drone è il solo artefatto umano ad essere accettato sulla sua superficie. Di cui ne cattura gli incavi scavati nell’arenaria, prodotti da oltre 550 milioni di anni di erosione. E, ogni tanto, il vezzo di alcuni sprazzi di vegetazione.
Il video (riportato al termine dell’articolo) si deve ad un’agenzia di viaggi australiana che, ovviamente, ha chiesto il benestare della comunità aborigena locale. Quella, per intendersi, che tutela l’Uluru-Kata Tjuta National Park.
Un simbolo, ma anche una formazione venerata, considerata luogo sacro dagli Anangu. Quelle stesse popolazioni locali che hanno chiesto al governo australiano di vietare le scalate di Uluru alle numerose frotte di turisti. Una disputa annosa e dolorosa poichè la voce aborigena non sembra essere presa in considerazione. Sebbene, leggenda narra che persino prelevare un solo sassolino dalla montagna o dal territorio circostante porti sfortuna al malcapitato e irrispettoso turista.
Dunque, solo a un drone spettava l’arduo compito di catapultarci su questa meraviglia naturale di 3,6 km di lunghezza. Una roccia imponente che si staglia per 350 metri sopra il tipico bush australiano. Un rosso accesso, tipico delle formazioni di arenaria, il cui tripudio intenso di colori si manifesta in qualsiasi ora del giorno. Ma che all’alba e al tramonto non può far altro che lasciare senza sospiro chi riesce a bearsi di tale paesaggio.