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Una buona microcircolazione sanguigna mantiene muscoli e organi in salute senza affaticare il cuore

Cilento e longevità. Vi chiederete quale sia il nesso. Bene, sembra che i centenari di questa zona della Campania riescano a vivere a lungo grazie alla loro buona microcircolazione sanguigna. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, secondo i quali, se i capillari sono in salute, permettono di nutrire meglio i muscoli e gli organi mantenendoli giovani senza affaticare il cuore.

Durante lo studio gli esperti hanno anche isolato un ormone in grado di prevedere la longevità delle persone attraverso un esame del sangue. I ricercatori hanno preso in considerazione il paese di Acciaroli, in provincia di Salerno, dove si registra una delle più alte concentrazioni di centenari al mondo. Qui infatti l’aspettativa di vita è di 92 anni per le donne e 85 per gli uomini.

Gli studiosi hanno esaminato le condizioni di salute e lo stile di vita di 29 anziani (età media 92 anni) e di 52 familiari più giovani (età media 60 anni), con le stesse caratteristiche genetiche e gli stessi fattori ambientali. I dati sono stati poi confrontati con quelli di 194 sessantenni in salute monitorati in uno studio condotto in precedenza in Svezia.

Così, dai risultati è emerso che i “super nonni” del Cilento hanno nel sangue livelli molto elevati di due molecole che indicano insufficienza cardiaca e renale. Ma dal momento che i loro organi risultano in salute, questi valori sono riconducibili all’inevitabile invecchiamento legato all’età. Ciò che ha sorpreso, tuttavia, è un’ altro dato: gli ultranovantenni presentano livelli molto bassi di adrenomedullina, un ormone prodotto dalla parete interna dei vasi sanguigni per regolare la vasodilatazione e la pressione sanguigna. Ciò significa che i livelli di questo ormone sono paragonabili a quelli di persone al di sotto dei 30 anni.

In sostanza il legame tra adrenomedullina e microcircolazione può essere un indicatore di una buona qualità di vita. Il prossimo passo dei ricercatori è quello di estendere lo studio su un campione di 2 mila persone per capire se i livelli dell’ormone della longevità sono condizionati da particolari elementi della dieta mediterranea.