
La fotografia di Johnny Pixel sta ottenendo un grande successo, poiché grazie ai suoi scatti fotografici, l’occhio umano è in grado di percepire alternativi punti di vista della realtà circostante. La serie fotografica che prende il nome di microMONDI, raffigura, con ironia e fantasia, piccolissimi omini all’opera con la vita di tutti i giorni.
Johnny Pixel cattura tutte le immagini appartenenti al mondo che lo circonda, cambiandone però il senso e il relativo punto di vista. In questo modo sperimenta la dimensione miniaturizzata, dando vita ad universi paralleli, meglio definiti come micromondi. I soggetti delle sue fotografie sono degli omini in miniatura, spesso immortalati nella natura, negli oggetti di uso comune, nelle abitudini di tutti i giorni. Oltre ad essere i personaggi di molte storie di vita, essi trapelano i diversi sentimenti della vita quotidiana, ovvero i vizi, il lavoro, il divertimento e i desideri.
I soggetti racchiusi nelle fotografie sembrano voler condividere la loro quotidianità con quella di chi li osserva. Il segreto del fotografo sta di fatto nell’immaginare piccoli universi paralleli, rappresentati da oggetti di uso comune, in cui Pixel cala i suoi micro-personaggi.
L’artista gioca sulle grandezze con fantasia ed ironia, creando diverse scene di vita e sottomondi. Ad esempio gli operai che lavorano su un terreno col martello pneumatico, oppure alcuni tecnici in tuta osservano e fotografano una superficie irregolare. In questo modo anche gli universi paralleli iniziano a prendere vita e trasformarsi. Come un guscio d’uovo che diventa un night club oppure una zolletta di zucchero, un piedistallo per una Musa e, infine, un posacenere trasformarsi in spiaggia.


